mercoledì 2 settembre 2009

Una linea Avveniristica..

da liberoarbitrio blog


Non è che alla CEI e alla redazione di Avvenire si sono svegliati l’altra mattina stropicciandosi gli occhi e apprendendo con sorpresa che Berlusconi è un trombeur de femmes. Semplicemente, la situazione politica attuale ci mette di fronte ad un triste dilemma: è meglio un politico puttaniere che sulla famiglia legifera in modo quantomeno accettabile, o un politico fedele e morigerato che legifera in modo deleterio per la società? Certo, l’ideale sarebbe un leader politico che riunisse l’una e l’altra qualità. Ma in questo momento non ce l’abbiamo, ed anzi è lecito sospettare che di politici santi non ne vedremo mai. In altri tempi si è pensato di applicare la ricetta di Platone (cioè, se i governanti non riescono a essere buoni, allora siano i buoni a farsi governanti) e affidare alla Chiesa il potere temporale, ma non ha funzionato e non poteva funzionare: come dicono due assiomi Bene Gesserit, il potere corrompe e il potere assoluto corrompe in modo assoluto ed inoltre il potere non soltanto corrompe, ma attira i corruttibili. A fare politici i chierici non si migliora la politica, si peggiorano i chierici.

E allora che si fa? Alla CEI e ad Avvenire credono che sugli argomenti famiglia e bioetica questo governo sia preferibile al precedente (su altri argomenti è da discutere), e si regolano di conseguenza. Un conto è il Berlusconi uomo peccatore, a cui vanno tirate le orecchie come a chiunque altro e che non ha diritto a sconti in confessionale, un altro è il Berlusconi politico a cui ci si adatta se al momento non c’è di meglio.

Mi sembra un modo di ragionare laico. Forse è per questo che i giornali laicisti non lo capiscono.

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