venerdì 10 luglio 2009

Aggiornamento: I Bond sequestrati a Chiasso: probabilmente veri, ma non importa..

da Crisis.blogspot


I Bond sequestrati a Chiasso: probabilmente veri ma non importa. Ecco perchè.


Breve riassunto:i bond sono probabilmente veri.

Se anche fossero falsi segnalerebbero la stessa cosa, ovvero che il dollaro è agli sgoccioli e i topoloni stanno filandosela a gambe levate.

Siccome il risparmio usa non esiste piu' e quello internazionale scappa a gambe levate il dollaro non ha chances e Weimar si avvicina a grandi passi.



Non so se avete notato, ma questa storia, affascinante ed oscura, è stata completamente trascurata dai media mondiali e, negli ultimi giorni, ANCHE da coloro che più si erano dati da fare, nel mese passato dal sequestro, per cercare di far luce sulla vicenda.

Coloro che avevano per primi approfondito la notizia, ovvero, a parte (im)modestamente questo blog, il sito Asia News , gestito da Padre Cervellera e il direttore, alquanto bislacco, di una radio On line statunitense, Hal Turner tacciono.

Quest'ultimo per il valido motivo di essere stato arrestato, poche ore dopo aver fornito dati ed immagini dei famosi bond che potevano essere a disposizione solo dei servizi segreti americani, ovviamente con accuse che non hanno niente a che vedere con i bond.

Il tipo, in effetti, pare che sia un "suprematista bianco" ovvero un esponente di una corrente di pensiero alquanto affine a quella dei simpatici signori del Ku Klux Klan.

Certo è che lo è DA SEMPRE, certo è che deve aver avuto OTTIMI agganci dentro l'amministrazione USA per avere accesso a quei documenti e certo è che il suo arresto NON è sospetto: è assolutamente evidente, basta vedere le accuse, che è del tutto pretestuoso e che le cause, come del resto ha detto lo stesso Turner , sono proprio da ricercarsi nel suo servizio sui bonds.

Anche Padre Cervellera, che per primo aveva fornito i nomi dei due giapponesi ed i loro legami con la banca centrale del loro paese, tace, all'improvviso, da qualche giorno, dopo aver ribadito, motivatamente, che, secondo lui, i bond sono autentici.

Certo: forse mancano novità, notizie interessanti, nuovi risvolti.

Ed invece no: non è così. Il Giornale, unico Media di rilievo che sia stato finora su questa notizia riferisce che i due "spalloni" nipponici avevano un referente italiano e che questo rerente italiano ha una faccia, un nome ed una attività: si tratta del Sig. Alessandro Santi, "milanese, 72 anni, una vita spesa nelle spedizioni internazionali e negli affari di dogana, già presidente del Consorzio internazionale trasporti di Roma, socio e poi proprietario unico della Interprogetti di Milano".

Il suo nome è emerso dai documenti che i due avevano con se al momento dell'arresto.

Non è dato sapere altro ma parrebbe evidente che i due avessero in qualche modo cercato di pianificare il passaggio della loro famosa valigetta usufruendo dei consigli, dei buoni uffici e della competenza del Signor Santi, per arrivare incolumi a destinazione, quale che fosse.

Ancora una volta, questo è un comportamento anomalo per due truffatori di bassa lega: non ci si riferisce ad uno spedizioniere di alto rango per dei bond farlocchi, ma ci si limita a passare il confine attraverso un pascolo poco sorvegliato.

Parrebbe ragionevole che i due abbiano chiesto consiglio ed assistenza e che il Sig. Santi possa avergli spiegato le complicate pieghe della legislazione italica ed il rischio di una ingente multa/tassa che pendeva sopra il loro capo.

I due, evidentemente messi alle strette da qualche circostanza che non conosciamo, hanno tentato il tutto per tutto e gli è andata buca.

Sinceramente non darei neanche molto per scontato che siano vivi.

Pare infatti evidente che la stangata, veri o falsi i titoli che fossero, è fallita e che questo genere di fallimenti si paga, sia che si fosse corrieri "ufficiosi" di qualche governo sia che si fosse semplicemente degli spalloni di qualche strana associazione malavitosa internazionale.

A proposito di associazioni internazionali: alcuni giornali USA, senza alcun senso logico, avevano dato per scontato che sotto questa storia ci fosse la mafia.

Quella nostrana.

Pare per lo meno curioso che non abbiano pensato, piuttosto, alla molto più potente mafia giapponese, che oltretutto gode di notevoli e neanche tanto coperti appoggi fino alle più alte cariche del paese del Sol Levante.

In ogni caso, dicevo, bisogna qui ribadire che i BOND sono, con ragionevole certezza, autentici.

Perchè lo affermo?

Beh, intanto a più di un mese di distanza, ancora non c'è una dichiarazione ufficiale della Nostra Guardia di Finanza che dica chiaramente che si tratta di falsi.

Certo: questo implicherebbe ammettere che si è rilasciato i due giapponesi per ordine superiore diretto e quindi ammettere che c'e' una grossa storia internazionale dietro la vicenda. Tuttavia credo che la spiegazione più semplice sia che la documentazione bancaria autentica (nessuno ne contesta infatti l'autenticità, almeno per ora) allegata ai bonds e le stesse caratteristiche dei "treasure notes" portino a ritenere che siano originali.

Nel frattempo il governo americano non ha ancora rilasciato una nota ufficiale, motivata, sulla falsità dei titoli, ma solo un paio di estemporanee dichiarazioni di suoi funzionari che si sono affrettati a dichiarare tali titoli falsi.

Proprio queste affrettate dichiarazioni potrebbero invece costituire un prova della chiara malafede dei funzionari in questione e della volonta di insabbiare tutto.

I funzionari hanno infatti sostanzialmente affermato che il totale dei bond cartacei in circolazione non è superiore a 100 milioni di dollari, che non ne sono stati mai emessi per tagli cosi grandi e che i Kennedy Bonds non sono mai esistiti.

Infine hanno detto, sulla base di immagini prese da internet, che sono chiaramente falsi.

Il punto interessante è proprio il primo.

Benchè tutti si siano affrettati a parlare di buoni del tesoro USA, o di treasury bonds, in realtà si tratta di titoli DIVERSI.

Sono infatti, a quanto parrebbe, dei Treasury notes, ovvero, a tutti gli effetti, qualcosa di molto simile alle banconote, sia pure di taglio ciclopico. NON sarebbero di libera circolazione essendo stati, in pratica, utilizzati solo per scambi tra stati.

I famosi Kennedy NOTES, da un miliardo di dollari l'uno, potrebbero essere esistiti davvero, a quanto riportano Asia News e il sito di Turner e questo da solo dimostrerebbe la probabile cattiva fede dei funzionari USA che ne negavano l'esistenza.

In particolare Stephen Meyerhardt, un portavoce del dipartimento del tesoro americano aveva affermato, in una intervista al Times: “The whole thing is a total fraud,they don’t look anything like real securities, which in any case were never issued in any of those denominations.”

"L'intera faccenda è una frode, non somigliano in niente ai buoni del tesoro originali, che in ogni caso non sono mai stati emessi in tali tagli"

In realtà, questa è probabilmente falso: titoli di queste dimensioni parrebbe che vengano emessi DI CONTINUO dalla FED, pur non essendo liberamente disponibili sul mercato, tanto che a quanto pare circolano frodi finanziarie proprio basate sulla loro esistenza.

E' un segreto di pulcinella: guardate questa immagine, ad esempio, o questa, da cui è tratta l'immagine di questo post. Sono immagini di qualche mese fa, di tempi quindi non sospetti, non correlate direttamente a questa vicenda.

Ambedue rappresentano una ricevuta per il deposito di un numero di bonds ridotto, 2 o 4 (si vedano i nr di serie) per la somma di uno o due miliardi di dollari.

Basta dividere il totale per il numero di titoli che risulta dai nr di serie ed ecco che si può verificare che potrebbero davvero esistere titoli da 500 milioni di euro.

Evidentemente, se qualcuno si è preso la briga di falsificarli, devono esistere: chi mai si prenderebbe la briga di fare banconote da 1000 euro false?

Ma se questo genere di bonds esiste perchè negarne l'esistenza?

Semplicemente perchè cosi si evitano gli accurati controlli che porterebbero, molto rapidamente, a determinare chi potrebbero esserne stati i detentori ( non è che ne siano stati emessi a migliaia evidentemente) l'incrocio sui numeri di serie, etc etc.

In breve: ammettere l'esistenza di bonds di queste dimensioni potrebbe portare ad una rapida verifca che accerterebbe chi dovrebbe esserne in possesso e quindi se quelli sequestrati sono autentici o falsi.

Ma quale motivo ci sarebbe di tutta questa manfrina, SE fossero falsi?

QUINDI i bonds sono veri, essendo stata architettata questa manfrina.

Tra parentesi questi titoli segnalano anche un possibile utilizzo di questo tipo di strumenti finanziari.

In pratica un soggetto non ben definito deposita (virtualmente) denaro dalle origini le più varie (connettere i puntini...) presso la FED e questa emette un titolo al portatore di dimensioni equivalenti, chiaramente molto più agevole da trasportare, senza lasciare traccia del passaggio, in un paradiso fiscale, ad esempio in Svizzera.

Se ho ben capito: anziche trasportare quintali di banconote o lasciare complicate tracce telematiche, mollo tutto il contante presso la FED, questa mi dice grazie e mi da un bel ricevutone , esigibile in ogni momento DAL PORTATORE, con scritto su un miliardo, ESATTAMENTE come quello del signor Bonaventura.

Con questo bel fogliolone, sia pure tra mille sudori freddi, posso andare in un istituto svizzero (ad esempio) e, dopo le verifiche del caso, vedermi accreditato un bel miliardino di dollari. Nessuna traccia, nessun brutto legame con brutti ceffi in cerca di lavanderie monetarie compiacenti.

Come avevamo già scritto, manco a dirlo, i paradisi fiscali non solo sono comodi ma sono essenziali al funzionamento della macchina finanziaria mondiale.

Ecco perchè i proclami del G8 sono semplicemente risibili.

Ecco perchè i bond sono probabilmente veri ed anche se fossero falsi indicherebbero la stessa cosa, darebbero lo stesso segnale.

Il segnale che la ricreazione è finita, che i nodi vengono al pettine e che i topoloni più furbi scappano sulle scialuppe fiscali di tutto il mondo.

Qualcuno dei commentatori USA della vicenda ha indicato che questa storia potrebbe essere il colpo di grazia per il dollaro, se risultasse che i titoli sono autentici e che i due tipi agivano su incarico della propria banca centrale.

Certo, è evidente.

Ma anche se fossero falsi dimostrerebbero che questo genere di operazioni è plausibile, atteso e probabilmente già in atto.

E' infatti possibile, torno a ripetere, falsificare una banconota da 100 euro, ma chi sarebbe cosi tonto da farne una da 150?

Il dollaro è qundi finito?
Si. Altamente plausibile e, di conseguenza, per un naturale effetto di feed-back positivo , altamente probabile.

Con lui, mi pare evidente, se ne andranno anche le prospettive di una rapida ripresa dell'economia USA e quindi del resto dle mondo.

Questa recessione durerà.

Durerà fino a che non ci decideremo a cambiare sistema.

Il punto è: cosa ci racconteranno, i nostri pavidi governanti per convincerci a farlo? Ci vorrà, come in altre occasioni una situazione eccezionale, una minaccia alla sicurezza mondiale da additare come la vera causa delle dolorose misure necessarie?

Beh, se la storia è maestra e non accade l'impensabile (che pure capita, alle volte) le cose andranno proprio così.

Pietro Cambi

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